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Titolo: L'impegno degli universitari è una necessità sociale

Data: 1955-04-01

Relazione: Ateneo, anno 6 n. 10 p. 3

Identificatore: 06_10_03_01

Testo: L'impegno degli
universitari è una
necessità sociale
di MARZIANO BERNARDI
Le domande che la « Inchiesta sul
problema giovanile in Italia » promos­
sa da « Ateneo » pone col suo « que­
stionario » a chi intende rispondere
su questo argomento, sono varie e
complesse: tanto varie e complesse
da coinvolgere lo sviluppo stesso della
civiltà contemporanca e di conseguen­
za la struttura dello Stato. Il primo
quesito posto è infatti quello della
« responsabilità dei giovani ». Due
guerre sterminatrici, devastatrici di va­
lori spirituali — come tutte le guerre
— hanno praticamente distrutto la
giovinezza di due generazioni : quella
che oggi è intorno ai sessant'anni, e
quella che è sui trenta. Dal punto di
vista della verginità di sensazioni pro­
pria dell'età acerba, è probabilmente
questa la causa prima della condizione
morale del nostro secolo. Naturale, perciò, che i problemi etici e intel­
lettuali, pratici ed ideali, i quali ac­
compagnano la breve stagione che sta
fra adolescenza e maturità, si pro­
spettino adesso ai ventenni totalmen­
te diversi che non nel 1914 e nel
1939, le due tragiche vigilie. Questi
ventenni del presente parlano volen­
tieri, e giustamente, di « responsabi­
lità ». Quale? Verso la società intera, evidentemente. Per i ventenni del
'14 la « responsabilità » era anzitutto
verso se stessi : prepararsi seriamente
alla propria vita era l’impegno dei
più coscienti; agli « affari generali »
avrebbero pensato gli uomini maturi.
Si coltivava dunque un campo piut­
tosto ristretto, ma, l'intelligenza soc­
correva, lo si coltivava bene. Co­
munque, la così detta « gioventù »
poteva rimanere una « classe » che
godeva di speciali privilegi, indulgenze, affetti, e persino invidie; mentre
ora è più raro che la « gioventù »
sia invidiata, tolto il lato fisico. Nes­
sun stupore che potesse esistere una
Goliardia, che è attualmente in crisi
perchè anacronistica.
Seguo fin dai suoi inizi il quin­
dicinale « Ateneo » che la sua Di­
rezione ha la cortesia di inviarmi :
e noto il progressivo sviluppo di co­
desto senso di « responsabilità » quale
il « questionario » lo intende. E’ un
profitto o una perdita? La domanda
mi sembra oziosa; è nient'altro che
una necessità sociale. Viviamo in un
clima in cui non è improbabile che
anche presto debbano ridursi ad es­
sere degli engagés. Ne viene che
ogni questione, anche quelle che si
potrebbero dire di carattere « interno »
universitario, sconfina tosto in un di­
battito di più vasto e complicato in­
teresse, politico, sociale, culturale, ar­
tistico, con l'inevitabile conseguenza
di trasferire i fatti dal piano con­
creto al piano teorico, astratto. Realtà
semplici, modeste, vengono così com­
plicate e ingigantite, e la chiarezza
delle idee talvolta ne scapita.
Capisco che il giovane, il quale, per
necessità di studi, non ha ancora po­
tuto inserirsi nella vita pratica, sia
portato inevitabilmente a teorizzare.
Ma credo che una utile funzione di
« Ateneo » potrebbe essere proprio
quella di educare il pensiero dei suoi
lettori alla maggior concretezza pos­
sibile, anche a costo di frenare un
poco l'acutezza delle intuizioni e la
sottigliezza delle deduzioni. C’è sem­
pre tempo a stupire con l'ingegno, ch'è materia prima anche troppo ab­
bondante in Italia; più giovevole, spes­
so, è saper persuadere col buon senso.
E, ai tempi che corrono, di continua
confusione di giudizi proprio forse
per questa sovrabbondanza di impa­
ziente talento, la via del buon senso, o se si preferisce, della clarté, è pro­
babilmente la migliore per stabilire
rapporti proficui tra i giovani uni­
versitari e la realtà politica e cultu­
rale nazionale.
Se sia poi un bene che tali rap­
porti si stringano sempre più, non
incidendo tuttavia sui doveri specifici
dello « studente », non mi pare sus­
sista dubbio. Il goliardo della belle
époque era sicuramente più felice.
Oggi non avrebbe il diritto di es­
serlo. Chiudersi nell'ambiente univer­
sitario escludendone il resto del mon­
do non gli sarebbe più concesso.

File: PDF, TESTO

Collezione: Ateneo del 1 aprile 1955 (contiene il numero intero)

Etichette:

Citazione: Marziano Bernardi, “L'impegno degli universitari è una necessità sociale,” Riviste degli studenti, ultimo accesso il 09 dicembre 2023, https://rivistestudenti.unito.it/items/show/1254.