Beta!
Passa al contenuto principale

Titolo: I risultati del Premio "Ateneo" giunto ormai al suo quinto anno di vita

Autore: Lucio Cabutti

Data: 1955-06-01

Relazione: Ateneo, anno 6 n. 14 p. 4

Identificatore: 06_14_04_02

Testo: I risultati del Premio "Ateneo"
giunto ormai al suo quinto anno di vita
Tecnici e umanisti
Pregiudizi da cancellare
La partecipazione dei concorrenti
a questa Quinta edizione del Pre­
mio Ateneo si è atteggiata in due
diverse caratterizzazioni, l’una pro­
pria delle sezioni cosiddette " uma­
nistiche ”, l'altra propria delle sezio­
ni “ scientifiche ”. In queste ultime, infatti, i lavori presentati sono sta­
ti pochi per quantità, ma per qua­
lità, in generale, buoni. Nelle se­
zioni umanistiche, invece, cioè spe­
cialmente per la poesia e la nar­
rativa, i concorrenti sono stati mol­
tissimi, ma raramente pregevoli.
Così nella sezione di Chimica
e Farmacia i due lavori concorrenti
sono stati giudicati ottimi e lodati
per l’impegno col quale è stata af­
frontata la trattazione dei temi, così
da prendere forma e carattere di
vere e proprie tesi di Laurea: al
punto che un Professore disse, che
sarebbe un bene se tutte le tesi di
Laurea fossero fatte con la prepa­
razione e la cura di cui i due par­
tecipanti hanno dato prova. Così
nella sezione di Medicina i due
scritti sono stati giudicati buoni, l’uno per l’originalità con la quale
l’argomento è stato scelto e per il
modo intelligente e personale col
quale è stato trattato, l’altro per
il suo tono da compilazione scrupo­
losa. Così infine nella sezione del
Politecnico, l’unico concorrente ha
dato prova di avere compreso be­
ne l’argomento, trattandolo con pre­
cisione dal punto di vista chimico, e solo limitando il valore dello stu­
dio per l'esposizione lievemente sfuo­
cata ed inorganica.
Nelle sezioni umanistiche, invece, alla quantità non ha corrisposto al­
trettanto bene la qualità. I compo­
nenti la giuria per la Poesia e la
Narrativa si sono trovati di fronte
ad una caterva di materiale, in ge­
nerale scadente, nel quale prevale­
vano o una ” ingenuità penosa ” (so­
no parole d’uno di essi) propria di
confessioni tanto spontanee da non
confessare più nulla e da riuscire
prive di interesse per la persona
del lettore, o da una ripetizione più
o meno superficiale di precettistiche
poetiche alla moda e anche per­
sino fuori moda: dalla maniera af­
fettatamente neoreali
stica e quindi
non realistica, agli ultimi ruderi
della tradizione dell'ermetismo, dal­
le reminiscenze di Moravia e di Mon­
tale ai residui delle letture scola­
stiche; sentimentalismi, sfoghi, ma­
sochismi, ridicola e disarmante buo­
na fede, roba naturale in adolescenti
studenti ginnasiali, e un po' meno
motivata in studenti universitari che
si rivelano così sanamente refrattari
a quanto accade intorno a loro; as­
senza di originalità, abbandono al­
l'evasione, casta fiducia nel valore
poetico della sofferenza vissuta, invo­
luzioni crepuscolari e via dicendo.
Da questo tono fondamentalmente
conformistico e manierato si stac­
cano solo pochi di essi, o per una
certa correttezza accademica nell'imi­
tazione dei loro modelli, o per una
certa emergenza di personalità, sia
pure in forma non ancora compiuta.
Nella sezione di Critica Cinemato­
grafica, oltre ad un regresso nume­
rico, si è avuto anche un regresso
qualitativo al confronto dell’anno
scorso, e i due concorrenti hanno
rivelato pregi e difetti opposti e
complementari: l'uno documentato
filologicamente, ma meno efficiente
per contenuto critico; l'altro critica­
mente scaltrito, personale, non con­
formistico, ma meno preparato filo­
logicamente. Nella sezione di Cri­
tica d'Arte, infine, non è neanche
possibile fare confronti, a causa della
partecipazione di un'unico concor­
rente, caratterizzato dalla individua­
zione di alcuni spunti buoni, af­
frontati ed espressi in forma non
rigidamente tecnica ma autobiogra­
fica e personale.
Col non assegnare, in diverse se­
zioni, i primi premi, le singole giu­
rie hanno inteso prendere atto di
questo stato di cose, preferendo un
giudizio severo ma giusto a un
giudizio paternalisticamente bonario
ma privo di fondamento, che avreb­
be sì dato ad alcuni dilettanti una
immeritata soddisfazione e un pre­
maturo riconoscimento, ma che
avrebbe finito con lo screditare il
significato stesso dei premi. In que­
sto modo è stata affrontata realisti­
camente la situazione nella quale
si è trovato quest'anno il Premio
Ateneo: una situazione nella quale
alla migliore organizzazione tecnica
dovuta alla collaborazione con l'Au­
torità Accademica dell'Università e
del Politecnico, non ha ancora cor­
risposto una maggiore fiducia e com­
prensione di esso e del suo signifi­
cato da parte degli studenti. E' as­
surdo infatti credere che la qualità
e la quantità dei partecipanti di
quest'anno, fatte le debite eccezio­
ni, dia un quadro esatto e completo
della situazione degli studenti: in­
somma, è chiaro — ed è utile
prenderne atto — che una parte de­
gli studenti che avrebbero potuto e
dovuto partecipare, e forse proprio
alcuni tra i migliori, hanno diser­
tato il concorso per un certo ti­
more di squalificarsi prendendo par­
te a tale manifestazione.
E' da augurarsi che la severità
— che non è che serietà — con la
quale sono stati assegnati o si è
deciso di non potere assegnare i
premi di quest'anno, dimostri con
l'evidenza dei fatti che tale ma­
nifestazione universitaria non è squa­
lificata come alcuni anche tra i mi­
gliori ancora temono, e provochi co­
me conseguenza una maggiore e più
qualificata partecipazione dei migliori
tra gli studenti nel prossimo anno.
Lucio Cabutti
UN MOMENTO DELLA CERIMONIA
Il prof. Mario Allara, Rettore Magnifico dell’Università di Torino, parla ai partecipanti al
Quinto Premio «Ateneo», convenuti in Rettorato per la cerimonia della premiazione, Gli sono intorno il prof. Giuseppe Grosso, Presidente della Provincia e Membro del Co­
mitato d’Onore, i prof. Guassardo, Di Macco e la prof. Anna Maria Brizio, che face­
vano parte delle Giurie; e il dott. Vincenzo Incisa, direttore di «Ateneo».

File: PDF, TESTO

Collezione: Ateneo del 1 giugno 1955 (contiene il numero intero)

Citazione: Lucio Cabutti, “I risultati del Premio "Ateneo" giunto ormai al suo quinto anno di vita,” Riviste degli studenti, ultimo accesso il 24 settembre 2023, https://rivistestudenti.unito.it/items/show/1326.